“Tutti i dati dicono che è stata la riapertura delle scuole a far risalire vertiginosamente i contagi, ma Conte ammazza lo stesso la ristorazione. Mai come questa volta ha dimostrato incapacità e asservimento agli interessi corporativi delle forze di Governo come le cooperative operanti nel ‘sistema scuola’, che non dovevano evidentemente cessare di lavorare”. Ad affermarlo è Marco Lungo, esperto nella gestione delle crisi della ristorazione.

I dati sono incontrovertibili

“Accedendo ai dati internazionali invece che a quelli passati alla stampa, la realtà è inequivocabile e raggelante“continua Marco Lungo.

Mi baso esclusivamente sui dati di istituti di ricerca indipendenti per trarre le mie conclusioni, e c’è poco da fare: tutto dimostra l’incapacità di chi amministra oggi, e anche la dannosità di questo Governo. Basta vedere il grafico relativo ai casi giornalieri confermati, per visualizzare chiaramente l’andamento della curva, non il numero assoluto. Infatti i tamponi solo dal 26 aprile sono diventati randomici, mentre prima erano solo agli asintomatici, e da giugno sono ad una media abbastanza stabile di 100.000 giornalieri, importanti per la coerenza di quanto si può osservare”.

La Francia ci aveva avvertito

“La Francia ci aveva avvertito per tempo: alla riapertura delle scuole i loro casi si sono impennati in maniera impressionante e incontrollabile. E cosa è stato fatto dal nostro Governo? Niente. Niente di niente. Chiaramente, la causa non risiede certo nella scuola, ambienti in cui si sono messe in atto misure di sicurezza notevoli, ma è in quello che la riapertura ha comportato, come ad esempio il sovraffollamento dei mezzi pubblici e del ritrovo fuori scuola prima e dopo l’orario di lezione.